domenica 22 aprile 2012

La mia casa...l'Europa

Ognuno di noi sente, dentro se, di appartenere ad una terra, una città, un paese.. un luogo in cui fare sempre ritorno.
Ognuno di noi ha un posto che sente suo, ma non tutti sentono la necessità di viverci.


Esistono due diverse categorie di viaggiatori :
  1. ci sono quelli occasionali, che vivono sempre nello stesso posto e che una o due volte all'anno fanno una vacanza;
  2. e poi ci sono quelli cronici, che sentono sempre il bisogno di partire, che non riescono a stare in un posto per troppo tempo, ma hanno la necessità di cambiare per cercare sempre qualcosa di diverso, di nuovo da scoprire.

Io ritengo di far parte della seconda categoria, ho sempre amato viaggiare, ho sempre trovato misterioso ed emozionante organizzare un viaggio, scoprire le molteplici possibilità culturali che offrono i diversi paesi del mondo, le tradizioni, i misteri.. ma senza un degno compagno di viaggi con cui condividere questa immensa passione che esperienza sarebbe? io ho il mio speciale "avventuriero" che ho conosciuto quando avevo appena 17 anni, mentre frequentavo ancora la scuola, ed è con lui che ho fatto le mie prime esperienze fuori dall'Italia, e mentre i nostri amici spendevano i loro soldi in cene al ristorante, uscite al pub, tecnologia, noi li conservavamo per i nostri viaggi.

E, tra un viaggio e l'altro, mentre cercavamo di pianificare la nostra vita per il futuro, di capire la strada giusta da prendere, è arrivata la nostra splendida bambina e insieme a lei un trasferimento di lavoro all'estero per un anno, così ho lasciato in standby l'università e valigia in mano siamo partiti tutti e tre per questa nuova avventura che inizialmente mi spaventava (siamo partiti che la nostra bambina aveva solo tre mesi), ma che poi ho cercato di prendere nel migliore dei modi: come una bella occasione per scoprire un paese nella sua "quotidianità", non fermandosi solo ai 10 giorni di vacanza (in cui generalmente non si riesce a conoscere praticamente nulla di tradizioni, modi di vivere, eccetera) ma andando oltre, scoprendo ogni suo lato, positivo e negativo che sia.

Ovviamente non è sempre tutto bello, la nostalgia di casa, della propria terra, degli affetti più grandi, si fa sempre sentire.. quando visito un posto nuovo il primo pensiero che mi viene in testa è di chiamare i miei genitori per raccontargli tutto, e all'estero non è sempre possibile. Ma nonostante ciò, da brava viaggiatrice di seconda categoria ;), quando ritorno a casa per le vacanze, già dopo due settimane non vedo l'ora di ripartire, anche se alla fine manca sempre qualcosa.

A volte penso che sarebbe stato più semplice far parte della prima tipologia di persone, quelle che sono felici di vivere dove sono, e un po' le "invidio" perchè in realtà non c'è mai pace nell'anima di un viaggiatore, dopo aver raggiunto e scoperto una meta è già pronto a ripartire per un luogo nuovo, per una nuova avventura, senza la reale intenzione di fermarsi.

Io spero di trovare un posto per noi, un posto in cui vivere ed essere felici senza più sentire il bisogno di partire, perchè, purtroppo, il senso di appartenenza ad un luogo non basta. 

Ora dopo due anni e mezzo siamo ancora "nomadi", abbiamo vissuto in due paesi europei e tra breve cambieremo ancora destinazione, sempre con la valigia in mano, sempre in tre (per ora...) e con ancora tanta voglia di scoprire.